I manuali di bon ton imporrebbero di cominciare quest'avventura presentandomi, dicendovi chi sono, da dove vengo, quanti anni ho e altre cavolate del genere.

Tuttavia - soffrendo di una grave forma di idiosincrasia verso l'autobiografia - vi risparmierò la noiosa fatica di stare a sentire la storia della mia vita per educazione.

Fine delle presentazioni.

Ora parliamo di ArteVaria.

Difficile definirla (a proposito, il nome è un omaggio a Paolo Conte). 

Diciamo che assomiglia alla stanza in cui scrivo. Molti direbbero "il mio studio", ma io scrivo ovunque: in cucina, sulla metro, in bicicletta, sulla mia Vespa, per strada, sotto le coperte e - qualche volta - a testa in giù dentro la vasca (non sono un fenomeno, è solo che mi hanno regalato una biro della NASA che riesce a scrivere ovunque. Anche a testa in giù e sott'acqua. Giuro!).

ArteVaria è la mia "stanza" - dicevo - intesa come il Mondo in cui abito quando leggo e quando scrivo (e viceversa). 

ArteVaria, però, è anche la stanza della sperimentazione e della condivisione. Di cosa? Beh, di loro. Le storie, sempre le Storie.

ArteVaria è divisa in quattro sezioni. 

Stanza 101 è la stanza in cui condividere, sperimentare e pubblicare Storie (Racconti, Drammi, Sceneggiature, Scene Radiofoniche, Radiodrammi, eccetera, eccetera); 

Moby Book è la stanza in cui condividere la passione comune per i libri, con suggerimenti, impressioni, recensioni, novità, citazioni, eccetera, eccetera; 

Notes, invece, è lo spazio in cui pubblicare interviste, appunti, spunti, riflessioni, articoli in forma di rivista o di giornale e in genere tutte quelle narrazioni che non rientrerebbero nella Stanza 101; 

On-Air è la radio in forma scritta, lo spazio della voce in cui sperimentare musica, scene radiofoniche e altre forme di sperimentazione multimediale e radiofonica. Ma è anche lo spazio in cui suggerire e condividere frammenti di musica, di teatro, di cortometraggi, eccetera, eccetera. E' un po' la stanza della diretta, quella del quotidiano.

ArteVaria comincia con queste buone intenzioni. 

Potrebbe durare giorni (ipotesi probabile), settimane (ipotesi remota), o addirittura mesi o anni (ipotesi inverosimile, da scenario  fantascientifico). Così come potrebbe rimanere silente per tanto tempo, perché non c'è nulla di interessante da dire.

Ad ogni modo, cominciamo!


Giampiero Pomelli

ArteVaria | l'AvanSpettacolo Letterario di Giampiero Pomelli | 2020 | Tutti i diritti riservati.
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